Workaholism

La dipendenza da lavoro

La dipendenza da lavoro, chiamata anche la “dipendenza ben vestita” affonda le proprie radici in una cornice socioculturale governata dalla legge per cui l’individuo tende ad essere definito in base a ciò che “fa”, più che in base a ciò che “è”, per cui ci si sente spinti a fare qualcosa per avere approvazione e valore.

La tendenza ad alleviare sentimenti di ansia, vuoto e bassa autostima dedicandosi completamente al lavoro, cercando di “fare molto”, deriva dallo sviluppo del concetto di professione che ha portato a trovare la realizzazione personale in quella professionale. (Guerreschi, 2009).

L’individuo che dedica tutta la propria vita al lavoro non sembra, come nelle altre dipendenze, portatore di un disagio o di una patologia; al contrario riceve prestigio potere e denaro. Questa forma di dipendenza si differenzia dalle altre perché non si ricerca un oggetto di gratificazione diretta e immediata, ma si richiede sforzo per ottenere un prodotto o la prestazione di un servizio. Il lavoro è una fonte di piacere indiretto, ma estremamente gratificante per le sue implicazioni psico-sociali: potere e successo.

Tuttavia, proprio come le altre dipendenze, anche in questi casi le persone affette da tale disagio finiscono per far convergere tutti i propri interessi, hobby, energie su questo particolare aspetto della vita a discapito delle relazioni familiari amicali e sociali.

Le conseguenze della dipendenza da lavoro hanno un’influenza in diversi livelli della vita dell’individuo:

  • A livello fisico: nei soggetti dipendenti si riscontrano livelli di adrenalina, irritabilità, ansietà e depressione più elevati rispetto alla popolazione generale;
  • A livello relazionale: il lavoro eccessivo può interferire con i rapporti affettivi e amicali inducendo uno stato di isolamento pressoché totale;
  • A livello familiare: si generano grandi conflitti e si nota che i figli di genitori dipendenti dal lavoro finiscono per condividere alti livelli di ansia con i genitori dipendente che porterà loro sviluppare la medesima o altre addictions.

I criteri che permettono di definire la presenza di una dipendenza dal lavoro sulle seguenti:

  1. Il lavoro diventa il cardine attorno al quale ruota tutta la vita di un individuo che finisce con il considerare il medesimo come prioritario rispetto alla salute e alla famiglia. Si crea così un circolo vizioso cui consegue un aumento ulteriore di stress.
  2. Il dipendente sente il bisogno impellente di lavorare perdendo di vista gli hobby o altri interessi arrivando talvolta a mentire sul modo in cui passa la giornata. Non sono rari episodi di persone che avendo passato 15 ore al lavoro dicono di essere stati in altri posti, di esempio in palestra, per coprire questo loro comportamento.
  3. Il workaholic soffre di perfezionismo e cerca di rendere perfetto il suo lavoro in ogni dettaglio.
  4. Il dipendente è caratterizzato da una notevole rigidità comportamentale. Queste persone utilizzano lo stesso pattern comportamentale segnando una totale assenza di flessibilità e creatività.
  5. La dipendenza dal lavoro si manifesta a livello fisico perché si instaura una vera e propria dipendenza da adrenalina. I valori sempre elevati di adrenalina servono a dare l’illusione di un’energia e di una forza infinite.

Il workaholism è un problema di salute mentale e non una virtù.

La dipendenza dal lavoro è un disordine compulsivo che non viene generato dal posto di lavoro ma nasce da problemi interni all’individuo che diventano sintomatici al lavoro.

Spesso questa patologia si connette ad esperienze con genitori che tendevano a manifestare apprezzamento e amore solo in seguito a grandi successi e rappresenta pertanto un modo per cercare approvazione sociale al fine di aumentare un’autostima bassa o che è sempre stata abituata a nutrirsi di conferme e riconoscimenti solo per meriti come quelli lavorativi. Questo è quello che accade, ad esempio, ad individui che hanno avuto genitori propensi a lodare unicamente i profitti legati allo studio o al lavoro.

La maschera di “supereroe” di questi dipendenti nasconde quindi problemi più profondi che questi soggetti tendono a nascondere con il loro successo professionale.

È molto importante precisare che i worhaholic non sacrificano il tempo libero e le famiglie per il loro lavoro, lo fanno per la soddisfazione del proprio ego.

Il lavoro diventa una modalità inadeguata di combattere un senso di insicurezza ricercando in esso il senso del proprio valore.

La presenza di periodi nella vita in cui è necessario riservare maggiore spazio all’attività lavorativa non deve far pensare ad una dipendenza lavorativa, così come il semplice piacere nell’esercizio del proprio lavoro o l’ambizione al successo non sono da considerare, se presenti da soli, sintomi di questa problematica. Ciò che consente di parlare di dipendenza lavorativa è l’esclusività del lavoro, oltre che nella vita reale, soprattutto in quella mentale di una persona.

Ciò che contraddistingue psicologicamente un “workaholic” è la mancanza di volontà nel trovare momenti di stacco, la mancanza di segni di sofferenza nel sacrificio al lavoro e la conseguente presenza di un’idea del “vivere per lavorare” che, per una o più ragioni, ha sostituito quella del “lavorare per vivere”, ovvero del “fare anche altre attività oltre che lavorare”.

Il Centro Dipendiamo propone percorsi finalizzati ad aiutare il dipendente da lavoro a riprendere il controllo della propria vita, ridimensionando i tempi e gli spazi da dedicare alla vita lavorativa e riscoprendo dentro se stesso altre fonti di gratificazione ed espressione del proprio valore.

Spesso è necessaria una terapia di coppia o familiare per riabilitare rapporti affettivi compromessi a causa di questo disagio e percorsi di gruppo necessari per lavorare sugli automatismi dell’addiction.

Riferimenti bibliografici

Guerreschi C., (2005) New addictions. Le nuove dipendenze. San Paolo Edizioni.
Guerreschi C., (2009) Workaholic. Dipendenza da lavoro. Come curarla. Ed: Guerini e Associati.
Kennet P. Rosenberg L. e Curtiss F., (2015) Dipendenze Comportamentali, Elsevier – Masson Editore

Soffri di Dipendenza da lavoro? Richiedi un colloquio orientativo

Prossime attività in programma

No posts found!